CORTECCIA - 3A Scuola Rodari
CORTECCIA3A Scuola Rodari
TENIAMOCI IN CON-TATTO
Classe 3A Scuola Rodari
Insegnanti Silvana Dino, Elisa Dotto
A cura di Loredana Scianna – Lenz Fondazione
Nella Genesi, gli elementi della Creazione appaiono per separazione (le acque dalle acque, le acque dalla terra, la luce dalle tenebre, la luce del giorno dalla luce della notte, la carne dalla carne). Nel processo di separazione stanno identità e funzione di tutti gli elementi del Creato. Per quanta nostalgia ci faccia tendere a un’unità inscindibile, la vita si esperisce attraverso limiti e confini. Abbiamo lavorato su ciò che il limite fisico impone: osservazione, rispetto, riconoscimento dello spazio vuoto che consente al nostro corpo l’interazione con un altro corpo. Abbiamo analizzato il “limite come possibilità” nella sua accezione positiva, oltre che in quella che ci frena. Nell’azione abbiamo sostituito il confine-epidermide con il confine-corteccia, il sangue con la linfa, l’abbraccio degli arti con quello dei rami. Il vuoto così non è più un vuoto: è il nostro spazio, è ciò che ci accoglie per essere.
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8 GESTI + 1 - 3A Scuola Verdi
8 GESTI + 13A Scuola Verdi
TENIAMOCI IN CON-TATTO
Classe 3A Scuola Verdi
Insegnante Chiara Bottacci
A cura di Jessica Graiani – Associazione Micro Macro
Cosa accade quando l’ormai ben noto “metro di distanza” fra noi e gli altri, come una parete invisibile, rende impossibili anche i gesti e le occasioni di contatto più semplici e quotidiane? Come si sono trasformati gesti abituali e naturali come un saluto o un sorriso? Quali sono i segnali corporei da cogliere per ri-conoscersi, senza potersi toccare? “8 GESTI + 1” è una piccola esplorazione collettiva, scherzosa e ironica su tutti i cambiamenti che sono già ormai parte di noi.
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L'IMPRONTA - 2A Scuola Rodari
L'IMPRONTA2A Scuola Rodari
TENIAMOCI IN CON-TATTO
Classe 2A Scuola Rodari
Insegnanti Marinella Froio, Isabella Sagone
A cura di Loredana Scianna – Lenz Fondazione
Etimologicamente, in sanscrito kar-tr è il Creatore, ovvero “colui che fa dal nulla”. Nel mito della Creazione, tuttavia, l’impronta della divinità ci vuole plasmati a sua immagine. I bambini hanno disegnato una creatura “che prima non c’era e ora esiste” a partire da un pezzetto del loro corpo: dai contorni di mani, piedi, gomiti, orecchie e quant’altro potessero perimetrare con una matita, hanno ricavato una forma, l’involucro originale. Poi hanno dato a questa forma un nome, un colore, una storia, un mondo. In poche parole, una vita. Ogni creatura plasmata dai bambini ha caratteristiche positive e negative (a volte le stesse, a seconda del contesto). A volte sono tenere e spaventose insieme ma, per quanto totalmente difformi da ciò che già conosciamo, sono riconosciute dai bambini come parte di sé e per questo amate, anche quando “fanno arrabbiare”. Il confronto con la vicenda biblica di Adamo ed Eva (e della loro caduta) lo possiamo affrescare con le parole di uno di loro: “Ma insomma, prima Dio li vuole, poi li caccia, gli vuole bene un po’ si e un po’ no…non va mica bene!”.
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Rap da camera | 3E Parmigianino
Rap da camera3E Parmigianino
TENIAMOCI IN CON-TATTO
Classe 3E Parmigianino
Insegnante: Claudia Farolini
A cura di Yele Canali e Riccardo Reina – Teatro delle Briciole
Questo breve video è il risultato del lavoro a distanza fatto con la classe 3E della scuola Parmigianino.
Ci si è concentrati su alcuni aspetti fondamentali nella pratica teatrale ma che eccedono i limiti del teatro, come la scrittura di un testo, l’uso della voce, il senso del ritmo, la capacità di immaginare e sviluppare un personaggio, l’ascolto dell’altro e la connessione con gli altri.
Si è assemblato il tutto in un esperimento: comporre un pezzo rap. Il rap infatti non solo mette in gioco, a livello formale, tutte queste competenze, ma storicamente nasce proprio come forma di espressione artistica di contestazione sociale, politica e culturale della comunità afroamericana che attraverso la parola, la rima e il linguaggio di strada denuncia un sistema d’oppressione che si dimostra sempre violento sulle minoranze, siano esse di genere, di etnia, di classe. Il testo è stato scritto collettivamente, utilizzando e attualizzando a questo scopo esercizi di scrittura automatica di matrice surrealista.
Questo esperimento è servito a mettere in crisi facili certezze e giudizi precostituiti, che poi è quello che cerchiamo di fare sempre, anche a teatro e attraverso il teatro.
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Storie di un'amicizia - 4D Albertelli
Storie di un'amicizia - 4D Albertelli
TENIAMOCI IN CON-TATTO
Classe 4D – Scuola Albertelli
Insegnante: Ylenia Luppino
A cura di Silvia Nisci – Teatro del Cerchio
Questo lungo periodo trascorso in casa ci ha tenuto lontani dai nostri affetti più cari ma ci ha dato la possibilità di riflettere su un sentimento importante e di cui l’uomo non può fare a meno: l’amicizia. Che cos’è l’amicizia? Ce lo spiegano i bambini.
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Vorrei una barca per ... 3C Anna Frank
Vorrei una barca per ... 3C Anna Frank
TENIAMOCI IN CON-TATTO
Classe 3C – Scuola Anna Frank
Insegnante: Cristina Di Patria
A cura di Roberto Riseri
Lenz Fondazione Una piccola barca di carta per evadere, per raggiungere luoghi lontani o riabbracciare i propri compagni di classe. Dove vorresti andare in questo momento? Una semplice domanda, ogni giorno sogniamo di evadere, di raggiungere luoghi esotici, ma mai come in questo periodo di quarantena forzata, il desiderio di evadere è diventato un bisogno e una necessità. Un piccolo lavoro per ricordarci che la libertà è un valore che non possiamo dare per scontato, un bene prezioso che purtroppo non tutti possono avere.
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CAMMINATA FINALE TENIAMOCI IN CON-TATTO
Camminata finale Teniamoci in Contatto
TENIAMOCI IN CON-TATTO
Camminiamo insieme anche quest’anno, ognuno da dove si trova in questo momento, perchè non è importante dove siamo, è importante dove andiamo.
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La scheggia nel vetro - 2C Salvo D'Acquisto
La scheggia nel vetro2C Salvo D'Acquisto
TENIAMOCI IN CON-TATTO
Classe 2C – Scuola Salvo D’Acquisto
Insegnante: Gabriela Pederzani
A cura di Adriana Milani – Teatro del Cerchio
Il video è l’elaborazione del percorso laboratoriale svolto in due fasi con la 2C: prima del lockdown e dopo. Nella prima parte abbiamo esplorato dal punto di vista emotivo e verbale i meccanismi del bullismo. Abbiamo lavorato per instaurare un dialogo e i ragazzi avevano cominciato a rispondere alle sollecitazioni, con più facilità in modo verbale e con più esitazioni dal punto di vista corporeo-teatrale. Facendo esperienze emotive e raccontandosi attraverso le parole che giudicano, avevamo iniziato a provare a metterci nei panni dell’altro. Ma dopo il lockdown è cambiato tutto. Il nostro progetto ha virato sul modo di sentirsi e di vivere dei ragazzi questa esperienza che è risultata shoccante per tutti.
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Clown – 1C Ferrari
Clown – 1C Ferrari
TENIAMOCI IN CON-TATTO
Classe 1C – Scuola Ferrari
Insegnante: Stefania Goni
A cura di Davide Rocchi e Massimo Boschi – EuropaTeatri
Fallire, riuscire, cadere, riprovare, sbagliare, continuare. Essere derisi per poi essere acclamati. E se sbagliassimo? Se invece riuscissimo? Immaginiamo di essere belli, truccati, barba fatta, denti lavati e pronti per affrontare la giornata; occhi curiosi ci osservano sempre pronti a guardare, pronti a giudicare. L’azione è crederci. L’importante è crederci. Qualsiasi cosa succeda… the show must go on. Che siano fischi o applausi. At memoriam di Daniela Carrasco, El Mimo.
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Qualcos’altro - 2B Corridoni
Qualcos’altro - 2B Corridoni
TENIAMOCI IN CON-TATTO
Classe 2B – Scuola Corridoni
Insegnanti: Michela Romano, Marianna Canetti, Elisa Savani,
a cura di Silvia Nisci – Teatro del Cerchio
Questo lungo periodo trascorso in casa ci ha tenuto lontani dai nostri affetti più cari ma ci ha dato la possibilità di riflettere su un sentimento importante e di cui l’uomo non può fare a meno: l’amicizia. Che cos’è l’amicizia? Si può diventare amico di qualcuno a cui piacciono cose diverse? Questa favola ci aiuta a comprendere che la diversità è una grande occasione di incontro, scoperta e arricchimento reciproco.